LA GIOVANE PORCA - 2° episodio - città Carpi (MO)  - Perugia Trasgressiva

LA GIOVANE PORCA - 2° episodio - città Carpi (MO) - Perugia Trasgressiva

LA GIOVANE PORCA - 2° episodio - città Carpi (MO)

In cucina, vicino al secchiaio, ho notato subito un pacchetto di Camel vuoto e un portacenere pieno di mozziconi.
- Ti sei messa a fumare?
- No... sono di tuo fratello, questa settimana è venuto a trovarmi due volte, mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto...
- Di aiuto per cosa?
- Il solito... la spesa, la macchina che ogni tanto si ferma, se di notte ho paura a restare in casa da sola... è stato molto gentile...
Devo ammettere che mi è venuto qualche sospetto, ma dopotutto Cesare era mio fratello, e ci veniva spesso a trovare (quando c'ero anch'io!), per bere e chiacchierare un po'. Perciò non ci ho più pensato.
Dopo alcune settimane, nel nostro condominio, è arrivata una coppia di giovani cinesi che avevano comprato una rosticceria poco distante. Abbiamo fatto amicizia in fretta e siamo stati invitati nel loro appartamento, ovviamente per una cena cinese.
Kim era un immigrato di 28 anni, basso, magrissimo e con la faccia da fesso. Lijin, sua moglie (??) aveva la stessa età, magrissima e con la faccia da fessa anche lei.
Abbiamo continuato a bere sakè e a parlare. Tutti quei fritti di soia e di cibi strani mi avevano scombussolato lo stomaco e, dopo un po', sono andato in bagno per cagare.
Quando sono rientrato, Lijin era in cucina a lavare i piatti e Lella era seduta con Kim sul divano del salotto, guardando in TV un film stravecchio: "Nove settimane e mezzo", spacciato da Rete 4 come uno dei "bellissimi" in terza serata.
Data la scarsità di spazio e di arredo, l'unico posto in cui potevo sedermi era sul divano, o vicino a Lella, o vicino a Kim. Ho scelto la prima ipotesi e mi sono accorto che lei aveva alzato la gonna, che arrivava sì e no a metà coscia.
Ho notato anche che Kim, dall'altra parte, mentre osservava il film con assoluta attenzione, la stava "cipollando" sotto la suddetta gonna, senza che Lella facesse nulla per fermarlo. Ammetto che questo mi ha fatto leggermente girare le balle, però ho fatto buon viso a cattivo gioco ed ho cominciato a fare altrettanto dalla mia parte.
Come speravo, le due mani si sono incontrate nel buio della galleria e ci siamo guardati male. Poi, arrendendoci alla indiscussa troiaggine di Lella, ce le
siamo strette, come per suggellare un patto di non belligeranza.
Mentre la TV era arrivata appena alle prime due delle "Nove settimane e mezzo", le nostre mani correvamo entrambe su e giù per le cosce di Lella, fino alle mutandine ed anche al di là.

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