La mistress caldaista - Perugia Trasgressiva

La mistress caldaista - Perugia Trasgressiva

sono Marco di Savona , sono andato da poco a vivere da solo in una casetta alle porte della mia città . Finalmente indipendente. Già immaginavo le feste con gl'amici, le serate indimenticabili ed i momenti leggendari che sarebbero successi. Iniziando a sistemare casa per arredarla a settembre contavo d'entrarci per inizio novembre.
La festa inaugurale fu atomica, chiesi le ferie al lavoro e ci misi una settimana per riprendermi. Dopo nemmeno un mese iniziarono a presentarsi sotto forma della caldaia: rientro a casa e non andava, che d'inverno è l'ideale.
Facendo gl'accertamenti scopro che l'inquilino prima non l'aveva fatta controllare. Chiamo quanto prima il caldaista di quando abitavo coi miei, che conosco bene.
S'è da poco ampliato in azienda ed al telefono mi dice che mi manda un tecnico giovane che ha appena assunto per l'assistenza in loco.
Era molto tardi, non pensavo che lavorassero ancora.
Poco dopo suonano alla porta ed apro ad una ragazza dai modi gentili sembra. La faccio accomodare e la porto in balcone dalla caldaia, lasciandola lavorare mentre sistemo la spesa fra cucina e sgabuzzino.
Appoggia la borsa con gl'attrezzi e mi toglie giubbino e berretto, notando che ha i capelli rossi e non è niente male, la sua divisa sotto è molto aderente, le risalta le curve in un modo fantastico.
Mentre faccio avanti ed indietro noto sempre ch'è chinata sulle ginocchia a cercare qualcosa fra gl'attrezzi, ha un culo divino, piccolino e ben fatto, in quella posizione viene voglia solo di sculacciarlo.
Si vede che m'ero incantato più del solito, finchè lei non dice:" non lo vorresti anche toccare?"
Divento viola e farfuglio parole a caso, ero troppo imbarazzato. "Ma figurati, stavo guardando se avevi bisogno di qualcosa o se potevo esserti utile", cerco di dire quando mi prende la felpa e mi tira giù per terra urlando :" In ginocchio!!"
Sbigottito obbedisco. Il suo modo è così deciso che non oppongo resistenza mentre con la testa china vedo che inizia a spogliarsi ordinandomi di slacciarle le scarpe e massaggiarle i piedi.
Prende alcuni vestiti di pelle dalla sua borsa e se li infila, in pochi minuti è rivestita di nera pelle lucente e con un calcio mi ribalta a pancia in su.
Tempo che apro gl'occhi s'è messa dei tacchi assurdi che mi pianta nel petto. E' tutto stranamente doloroso ma piacevole, i suoi ordini sono come musica.
Mi tira due schiaffi per avere di nuovo la mia attenzione e fissandomi mi dice:" Adesso avrai ciò che volevi".
Mi sfila la felpa e mi spoglia, legandomi con le mani dietro la schina, mettendomi un calzino in bocca. Da in piedi, mettendosi un guanto, inizia a toccarmi il cazzo cominciando una sega. Mai come in quel momento stavo godendo come un pazzo, con l'altra mano mi stava tirando e strizzando i capezzoli ed all'ultimo sbattendomi a culo all'aria concluse con un massaggio prostatico.
Mentre ci rivestivamo le chiesi se potevo rivederla, non potevo già starne senza di quello ch'era successo e lei mi ordinò che d'ora in avanti non avrei avuto nessun altro incontro che non con lei, la sua nuova padrona

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