Un luogo di incontri trasgressivi a Torino parte 7 - Perugia Trasgressiva

Un luogo di incontri trasgressivi a Torino parte 7 - Perugia Trasgressiva

Mi chiamo David e questa è la settima parte della mia storia di vita.
In questo momento della storia mi trovo per incontri a Torino, e vivevo a Roma.
La mia ragazza che era di Teramo, era altrove.
Mi svegliai con lo squillo del telefono, nel letto della mia ragazza che, nel frattempo, si trovava a Venezia con le sue amiche.
Era lei.
Mi chiamò dandomi il "buongiorno" e chiedendomi come stavo.
Ironia della sorte, ero totalmente nudo, completamente appagato ed eccitato allo stesso tempo, dovpo aver fatto una scopata incredibile con una bellissima trav conosciuta la sera prima in quel locale per incontri sexy un paio di chiacchiere, mengtre io aprii la finestra e accendtalmente e per abitudine, accesi una sigaretta in camera sua.
Fortunatamente le dissi che mi torvavo i ncamera mia e comunque avrei avuto tutto i ltempo per areare il locale, facendo sparire completamente l'odore del fumo.
Chiacchierammo del più e del meno, fino a quando mi venne in mente il fattore dei tre vibratori e prendendo la cosa alla larga, provai a dirle che avevo intenzione di farle un regalino particolare al suo ritorno.
QUnado accennai al vibratore, lei si mise a ridere chiedendomi il motivo, mentre io le spiegai che lo trovavo divertente.
Mi disse che era favorevole di "provarlo" , ridendo, e allora capii che qualcosa tra loro si era sviluppata in maniera molto più incisiva di una semplice amicizia.
Quando la telefonata terminò, mi feci una bella doccia, svegliandomi completamente del tutto e sistemai il letto, controllando che non vi fosse la presenza di capelli o macchie.
Tutto pulito.
Mi vestii e andai nel locale a fare colazione.
Ritrovai la sexy barista e presi due briosche e una pizza con un succo di arancia e una cappunccino.
"Nottata interessante? Bisogno di energia?"
"Probabilmente" risposi, sorridendo.
Mi sistemai sempre nello stesso tavolino e presi il giornale per dedicarmi un poichino a qualche notizia leggera che cogliesse il mio interesse, fino a quandoi alzai lo sguardo e trovai la foto dela tatuaggio della bellissima trav della sera prima.
Accanto a lei, vi era la foto di una che potev sembrare una mistress visto il vestitot completamente in pelle e la presenza di manette, ma che riconobbi subito nella barista.
Mi girai per avere un confronto con lei e in quel momento ,era chinata verso di me per prendere dal un frigo ad altezza pavimento una bottiglia di acqua.
Anche lei mi stava osservando e vedendo il mio sguardo, mi sorrise e si portò una mano nella camicia scollpata e fece per sbottonare un bottone in più, facendomi intravedere un bellissimo reggiseno in pizzo rosso fuoco, che risaltava a pieno il colore biondo dei suoi capelli.
Indovvava un longuette grigia e io immaginai che indossasse delle mutandine dello stesso colore.
L'eccitamento arrivò all'istante.
Mi alzai per andare da lei e vedi che lei si appoggiò al bancone chinandosi verso di me.
Aveva un senso strepitoso.
Le chiesi se fosse una mistress, ma mi rispose che non lo era ma che le piaceva quell'abbigliamente e che al limite le manette adorava metterle lei.
No nipotizzavo che avrei avuto un altro incontro così presto...

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